Italian apple:
one a day keeps the teacher away
Una mela d’italiano: una al giorno toglie il medico di
torno.
The word of the
day is: PAZIENZA (la pazienza)
La parola del giorno è PAZIENZA
Pazienza,
noun, feminine, singular
Pazienza, sostantivo,
femminile, singolare.
English
equivalent: “Patience”
Equivalente
inglese: Patience.
Origin: it derives from Vulgar Latin patientia with the meaning of “patience, submission”. Patientia, on its part, derives from the verb patīre, meaning “to endure, to suffer.”
Origine: deriva dal latino volgare patientia che significa “pazienza, sottomissione.” Patientia, a sua volta, deriva dal verbo patīre, che vuol dire appunto “sopportare, patire.”
What’s PAZIENZA according to the definition we find on a dictionary? The ability of a person to “postpone” a reaction, keeping toward the initial provocation a neutral attitude. “Being patient” means to be able to bear a pain, misfortune, or an unforeseen difficulty without loss of temper or complaints. A certain amount of calm, consistency, assiduity are necessary when applying the art of being patient.
Cos’è la PAZIENZA secondo la definizione che si trova sul dizionario? L’abilità di un individuo di rimandare una reazione, mantenendo un atteggiamento neutrale nei confronti dello stimolo provocatorio. “Essere pazienti” vuol dire essere in grado di sopportare un dolore, una sfortuna, una difficoltà imprevista, senza perdere la calma e senza lamentarsi. Una certa dose di calma, coerenza, assiduità sono necessarie quando si applica l’arte dell’essere pazienti.
Let’s use it in a
couple of sentences / Proviamo
a inserirlo in alcune frasi:
1)
Calm
is the virtue of strong / La
pazienza è la virtù dei forti.
Really?
Now, that’s easy to say, but very difficult to apply. I don’t know why I
picture the first person who said that in a very comfortable situation. Maybe
he (I don’t want to explain why I don’t picture that person as a “she”) was
just sipping some tasty red wine, eating some good food and playing
philosopher. Who was he talking to? His wife? A slave? A child struggling to demonstrate
the earth was round and not flat?
Who
knows!
However,
I must admit, I agree with him. Maybe “he” was just “me” in another life...long
time ago.
Davvero? Dunque, facile a
dirsi, molto difficile da mettere in pratica. Non so per quale motivo immagino
la prima persona ad usare questa frase in un contesto molto rilassante. Forse lui
(preferisco non spiegare perché lo indentifico con un “lui”, piuttosto che una
lei”) sorseggiava un buon vino rosso, assaporava del buon cibo e giocava a fare
il filosofo. Con chi parlava? Sua moglie? Uno schiavo? Un bambino che si dava
da fare nel tentativo di dimostrare che la terra fosse rotonda e non piatta. Chi
lo sa!
Tuttavia, devo ammetterlo, mi trova d’accordo.
Forse “lui” ero semplicemente “io” in un’altra vita…molto tempo fa.
2) Whenever Claudia uses the words “you need to be
patient”, she can feel the aversion of the person she is talking to. / Tutte le volte che Claudia usa le
parole “devi essere paziente”, avverte una certa antipatia nella persona alla
quale si rivolge.
The
fact is that I know many times I can be very unpopular, especially when I start
explaining why, instead of complaining too much, we should invest our time in
better occupations. I sound boring, too boring. So boring that if I had the opportunity
to separate my mouth from the rest of my body, this one would fly away with no hesitations.
Some
of you are smiling. I know. Especially those who agree with what I’ve just
said. But, you know what? It sounds boring, but it’s so true. We all need to be
patient, to wait our turn in life while working on that. I have to be patient
every time somebody hurts me with no apparent reason. You have to be patient
and work really hard when you move to another country. Nobody was waiting for
us. Nobody will wait for us.
Il fatto è che lo so che, molte
volte, riesco ad essere davvero impopolare, soprattutto quando inizio a
spiegare perché, invece di perdere tempo a lamentarci troppo, dovremmo
investire il tempo a disposizione in occupazioni più produttive. Sono noiosa,
troppo noiosa. Così noiosa che se avessi la possibilità di separare la mia
bocca dal resto del corpo, quest’ultimo fuggirebbe senza alcuna esitazione.
Qualcuno di voi sta sorridendo.
Lo so. Soprattutto quelli che si trovano assolutamente d’accordo con quanto
appena detto. Ma, sapete che c’è? Sarà noioso, ma è vero. Tutti noi abbiamo
bisogno di essere pazienti, di aspettare il nostro momento nella vita mentre ci
adoperiamo per raggiungerlo. Devo essere paziente tutte le volte che qualcuno
mi ferisce anche senza un motivo apparente. Dovete essere pazienti e lavorare
davvero sodo quando cambiate paese. Nessuno ci stava aspettando. Nessuno ci
aspetterà.
Today
is the international World Poetry Day. I usually prefer prose, although there
is something I want to share with you. In some way the following verses, long
time ago, affected relentlessly my life. They speak of a journey, and in my
opinion of patience and discipline.
Oggi è la giornata
internazionale della poesia. Di solito preferisco la prosa, tuttavia c’è
qualcosa che vorrei condividere con voi. In qualche modo, i versi che seguono, tanto
tempo fa, hanno lasciato un segno indelebile nella mia vita. Parlano di un
viaggio e, secondo me, di pazienza e disciplina.
From
Ulysses by Alfred, Lord, Tennyson
(...)Come, my
friends,
'T is not
too late to seek a newer world.
Push off,
and sitting well in order smite
The
sounding furrows; for my purpose holds
To sail
beyond the sunset, and the baths
Of all the
western stars, until I die.
It may be
that the gulfs will wash us down:
It may be
we shall touch the Happy Isles,
And see the
great Achilles, whom we knew.
Tho' much
is taken, much abides; and tho'
We are not
now that strength which in old days
Moved earth
and heaven, that which we are, we are;
One equal
temper of heroic hearts,
Made weak
by time and fate, but strong in will
To strive,
to seek, to find, and not to yield.
(…)Venite,
amici miei,
Non è
troppo tardi per cercare un nuovo mondo.
Prendete il
largo e seduti bene in fila
Battete i
solchi risuonanti delle onde; poiché il mio intento
È di
navigare oltre il tramonto, dove le stelle
d’occidente
si bagnano, finché muoio.
Può darsi
che i gorghi ci risucchino;
Può darsi
che riusciremo a toccare le Isole dei Beati,
E vedere il
grande Achille, che abbiamo conosciuto.
Sebbene molto
sia preso, molto rimane; e sebbene
Non
rappresentiamo più quella forza che nei giorni passati
Muoveva la
terra e il cielo, ciò che siamo, siamo;
Un uguale temperamento
di cuori eroici,
Resi deboli
dal tempo e dal fato, ma ancor forti nella volontà
Di lottare,
cercare, trovare, e non cedere mai.
Il mio motto, Pazienza cercasi: merce rara. ;)
ReplyDeleteStefania, avanti dai! Tu sembri una moooolto paziente, silenziosa e riservata! Ogni tanto penso a noi due, durante una situazione che abbiamo condiviso - separatamente. Rido. Ci vedo tipo Toto' e Peppino. Io con la logorrea a palla; tu, muta come un pesce! Ma, con pazienza e un pizzico di strafottenza, e' giunta la seconda parte... :-)
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