Wednesday 13 August 2014

Maia e lo Scirocco (presentato al concorso Federico II e i poeti tra le stelle)

Nel triste torpore che suscita al cuore
l’anelito al male di uomini vili,
in un sogno ingiallito dal vento del sud
che con la sua sabbia, graffiando il paesaggio, 
ricopre le gioie e i pensieri,
vedo i miei passi muoversi incerti e pesanti,
verso oggetti sparsi che hanno perso la vita.
Mi chino, mi abbasso. La mano raccoglie un bocciolo
che, un tempo, di velluto parea.
Si apre, rivive, risorge sul palmo una fragile rosa tea.
Con visioni notturne, anelando la pace,
sotto un cielo di stelle che in silenzio raccolgon preghiere,
ricevo in dono una magia dal creato.
È Maia!
Sorella splendente di stelle famose,
cantate, osservate, dai popoli tutti,
che dal mio sogno l’indolenza allontana,
annunciando in me rinascita e fulgore, come in un inno alla vita.

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