Thursday, 10 April 2014

In Italian, FINE is not necessarily FINE! / L'inglese "fine" non necessariamente si traduce con "bene"


 

 I often like to say to my students to “play with the languages”, meaning by that to try to use their knowledge, intuition and available resources to grasp the meaning of the new one they are trying to learn.

I immediately understand if the student is going to be an amazing one if, after saying that, he/she doesn’t try to play with the language…literally! I mean, if I see they start trying to fold their tongue in two parts, they ask for the rules, or things like that, I know that it’s not going to work at all!

Having said that, let’s see how I would apply this game to my life.

In Italian, one thing is sure, the translation of the English “fine” is not necessarily “fine!”

How can a fine for an almost invisible “no stopping any time parking” be fine? How comes that my Germanic friends decided to use the same word to mean something so different? I imagine my Celtic friend who parked the chariot in the driveway finding his first fine just given by a Viking. They were speaking two different languages.

-          Celtic friend: What’s this? A fine?

-          Viking friend: FINE? Ffffffine! (trying to repeat the new learnt word)

-          Celtic friend: Really? A fine? For what?

-          Viking fried: what? Fine?

-          Celtic friend: ok! Whatever! That’s FINE!

Centuries after, the same thing happened in Canada…to me…yesterday!

In Italian, one “fine” can be translated with “bene”.

So, for example, we would say something like, “Ciao, come stai?” “Sto bene, grazie!” (Please, don’t say grazi).

 

For the second type of “fine” we would say “multa”.

Indeed, for instance, we would say

-          Claudia: Mi scusi, cos’è questa? Una multa?

-          Poliziotto: Una multa per divieto di sosta.

-          Claudia: Ma, scusi, dov’era il divieto di sosta?

-          Poliziotto: Vede quella freccia piccola sull’angolo destro in basso?

-          Claudia: sì

-          Poliziotto: segua la freccia e veda cosa c’è scritto dall’altro lato del cartello!

-          Claudia: Sta scherzando?

-          Poliziotto: sto facendo il mio dovere! Mi spiace...

-          Claudia: (pensando: non sai quanto dispiaccia a me!) Va bene, grazie!

 

(In English)

-          Claudia: Excuse me, what’s this? A fine?

-          Poliziotto: A fine for “no parking zone”.

-          Claudia: But, excuse me, where is the sign?

-           Poliziotto: Can you see that little arrow at the bottom of the sign, on the right corner?

-          Claudia: Yes…

-          Poliziotto: follow the arrow and see what is written on the other side of the sign.

-           Claudia: Seriously?

-          Poliziotto: I am doing my job! I am sorry...

-          Claudia: (thinking: You don't know how sorry I am!) Fine, thank you!

Did you see what happened? The difference between my Celtic friend and me is that, being a new Canadian now, not only I said “Fine”, I actually added “Thank you!”

 


In Italiano, la parola inglese FINE non si traduce necessariamente con “Bene”!

Mi piace spesso dire ai miei studenti di “giocare con la lingua”, intendendo dire di provare a utilizzare la loro conoscenza, intuito e risorse a disposizione per afferrare il significato della lingua che vogliono imparare.

Mi rendo conto immediatamente se lo studente sarà stupefacente se, dopo aver detto ciò, comincia letteralmente a giocare con la lingua! Voglio dire, se cominciano ad arrotolare la lingua, a chiedere le regole del gioco, o cose del genere, capisco esattamente che non non andrà a buon fine!

Avendo detto ciò, vediamo in che modo applico questo “gioco” nella mia vita.

In italiano, una cosa è certa, la traduzione della parola inglese “fine” non è necessariamente “bene”!

 Come potrebbe andare bene (fine) una multa (fine) per un cartello praticamente invisibile di “divieto di parcheggio”?

Come è potuto accadere che i miei amici “germanici” abbiano conferito alla stessa parola dei significati tanto diversi? Immagino il mio amico celtico, il quale ha parcheggiato il carro sul vialetto di casa, trovare la sua prima multa (“fine”) appena lasciatagli da un neo-invasore vichingo. Parlavano ancora due lingue diverse.

-          Amico celtico: What’s this? A fine (una multa)?

-          Amico vichingo: FINE? Ffffffine! (ripete la parola per memorizzarne il suono)

-          Amico celtico: Really? A fine (una multa)? For what?

-          Viking fried: what? Fine?

-          Celtic friend: ok! Whatever! That’s FINE (vabbè!)

Secoli più tardi, la stessa cosa è accaduta in Canada…alla sottoscritta…ieri!

 In Italiano, un “fine” può tradursi con “bene”.

Quindi, per esempio, diremmo qualcosa tipo: “Ciao, come stai?” “Sto bene, grazie!” (Per favore, non dite grazi!).

 

Per il secondo tipo di “fine”, diremmo appunto “multa”.

Di conseguenza, per esempio, diremmo

-          Claudia: Mi scusi, cos’è questa? Una multa?

-          Poliziotto: Una multa per divieto di sosta.

-          Claudia: Ma, scusi, dov’era il divieto di sosta?

-          Poliziotto: Vede quella freccia piccola sull’angolo destro in basso?

-          Claudia: sì

-          Poliziotto: segua la freccia e veda cosa c’è scritto dall’altro lato del cartello!

-          Claudia: Sta scherzando?

-          Poliziotto: Sto facendo il mio dovere! Mi dispiace...

-          Claudia: (pensando: non sai quanto dispiaccia a me!) Va bene, grazie!

 

(In Englese…rende molto meglio!)

 

-          Claudia: Excuse me, what’s this? A fine?

-          Poliziotto: A fine for “no parking zone”.

-          Claudia: But, excuse me, where is the sign?

-           Poliziotto: Can you see that little arrow at the bottom of the sign, on the right corner?

-          Claudia: Yes…

-          Poliziotto: follow the arrow and see what is written on the other side of the sign.

-           Claudia: Seriously?

-          Poliziotto: I am doing my job! I am sorry...

-          Claudia: (thinking: you don't know how sorry I am!) Fine, thank you!

Avete notato cosa è successo? La differenza tra il mio amico celtico e me è che, non solo ho detto “Fine!” con il significato di “bene”, ma ho addirittura aggiunto “Grazie!”

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